In ricordo di Mirco Corazza
Elenco delle cose che nostro padre è riuscito ad insegnarci:
A giocare, a giocare a calcio, a fare la differenza, ma anche a perdere senza piangere
A correre veloce, fino a correre più veloce di lui
A nuotare
Ad amare qualsiasi tipo di sport, ad amare la fatica e l’impegno
A camminare, a scalare montagne, a penetrare i boschi
A sedersi a guardare il panorama dopo la salita
A scattare foto con una vecchia macchina analogica
A capire come funzionavano le prese della corrente, le radio e tutto il mondo misterioso e quasi magico delle tecnologie
A respirare profondamente quando non mi venivano le espressioni di matematica, a prendere un altro foglio bianco e a ricominciare tutto da capo
Ad apprezzare il valore del silenzio, sdraiati sul divano accanto a qualcuno che ami
A non urlare, mai
A chiedere scusa e permesso, sempre
A non odiare, o almeno a mascherarlo bene Il significato della gratuità
La dedizione
Ad essere veramente felice per i successi degli altri, dei tuoi amici, dei tuoi figli, di tua moglie o di tuo marito
Ad essere come un figlio in più per la famiglia di tua moglie
A credere sempre nelle stupende utopie che sono la solidarietà e l’uguaglianza sociali, a credere nelle mie utopie
Il valore della tradizione e dei riti, come l’albero a Natale, le castagne a novembre e la cena tutti insieme a tavola
A non mettere la TV in sala da pranzo
Ad aggrapparmi alla vita con dignità, finché non ti sia tolta anche l’ultima delle speranze
A voler sempre farcela da solo, a non voler mai scomodare gli altri fino a che non capisci che non ce la puoi proprio fare
A lottare con tutto te stesso per continuare a seguire una passione, nonostante ti siano tolte una ad una le possibilità per farla
A insistere, a non darsi mai per vinti, a non abbattersi nemmeno quando la malattia ti piega A stare calmi, tranquilli
A prendere decisioni e ad andare avanti con serenità
Ad ascoltare, a reagire, a dire la mia
A riflettere su ogni evento o fatto attorno a noi, a imparare dai propri errori
Che la famiglia viene prima di tutto, a essere uniti
A voler essere un buon genitore e un buon marito o una buona moglie con tutti noi stessi
Elenco delle cose che nostro padre non è riuscito ad insegnarci e che noi non abbiamo avuto coscienza di imparare:
A nuotare bene
Ad usare la maschera e il boccaglio per ore
Il piacere di sciare bene, come se fosse una danza, senza andare troppo veloce
Ad accontentarmi dei miei risultati,
Ad avere pazienza, sapendo che le cose prima o poi arrivano
A non urlare, mai
A tenermi del tempo per me e a riposarmi dopo una giornata intensa
A non fare troppe cose insieme, a farne meno, ma decisamente meglio
A leggere il giornale attentamente, come se fosse il libro il giorno prima dell’esame
A pagare le bollette, l’assicurazione e il mutuo
Ad entrare nel mondo del lavoro,
A dormire prima degli esami, a stare sereni
A non aver bisogno di chiedergli un consiglio prima di prendere una decisione
A svegliarmi alle sette tutte le mattine, a guadagnarmi lo stipendio concedendomi a fatica la pausa per il caffè
A lavorare per far studiare i miei figli
A lasciare i miei figli liberi di fare quello che vogliono della loro vita, mettendo da parte le mie passioni, le mie idee e, se è il caso, anche i progetti che pensavo che a loro calzassero a pennello
A fare il nonno
A cucinare per tutti, a fare il ragù e gli zucchini ripieni, a fare la spesa
A conoscere mio padre come un amico
Ad avere la forza per staccare dai libri e stare un po’ di tempo a parlare con lui, a fare un giro con lui o ad ascoltarlo
A dire la mia, sempre, a pensare anche a me
A non lamentarmi
Ad avere il coraggio di dirgli in faccia tutta la stima e la gratitudine che provo per lui, per la sua presenza, per quello che è riuscito e per quello non è riuscito ad insegnarmi
Francesco e Margherita Corazza
